Un nuovo pianeta extrasolare con caratteristiche molto
simili a quelle della Tera, orbitante intorno alla stella Giese 581, è stato individuato da un gruppo di ricercatori dell'osservatorio Eso, European Southern Observatory, un'organizzazione astronomica internazionale, creata nel 1962, di cui fanno parte, al momento, dieci nazioni dell'Unione Europea.
Il nuovo pianeta, situato a circa venti anni luce da noi, è grande circa una volta e mezza la Terra, ha una massa cinque volte superiore e dovrebbe avere una temperatura compresa tra 0 e 40 gradi, inoltre, secondo i ricercatori, si tratta di un pianeta roccioso e con molta probabilità sulla superficie è presente acqua allo stato liquido, un insieme di caratteristiche che potrebbero aver permesso la nascita di forme di vita elementari.
Il nuovo pianeta è stato individuato da un gruppo di ricercatori provenienti da Svizzera, Francia e Portogallo grazie all'ausilio di un telescopio da 3,6 metri dell'Eso di base a La Silla, in Cile. E' infatti in Sud America (Cile) che l'Osservatorio Europeo Meridionale ha la maggior parte dei suoi osservatori, i centri amministrativi si trovano invece a Garching, una piccola cittadina della Germania. Nel deserto di Atacama, in Cile, l'ESO ha due dei più grandi osservatori mai costruiti, l'Osservatorio di La Silla e l'Osservatorio del Paranal, quest'ultimo comprende il Very Large Telescope ed il VLT Survey Telescope.
Il pianeta si trova nella costellazione della Bilancia ed è attualmente (Aprile 2007) il più piccolo corpo celeste che sia mai stato scoperto fuori dal nostro sistema solare. A differenza della terra, gira intorno al suo sole in soli 13 giorni. La distanza dalla sua stella, Gliese 581, è 14 volte inferiore alla distanza che la Terra ha dal Sole.
Gliese 581 è una nana rossa, ha una massa pari ad un terzo di quella del Sole, una luminosità 50 volte inferiore ed è molto meno calda, per questo motivo anche se il pianeta extra solare si trova molto più vicino rispetto alla distanza Terra-Sole è nella cosiddetta "zona abitabile", una collocazione che permetta all'acqua di esistere allo stato liquido sulla superficie.
Xavier Delfosse, dell'Università di Grenoble, spiega che l'acqua allo stadio liquido è essenziale per la vita come la conosciamo, inoltre, per la sua temperatura e la nostra relativa vicinanza a questo pianeta, sarà probabilmente una meta importantissima per le future missioni spaziali alla ricerca di forme vita extraterrestre.
L'astrofisico Steve Maran aggiunge che questo appena scoperto, anche se non si sa ancora come si possa differenziare dalla terra, è il pianeta che vi assomigli di più degli oltre duecento scoperti fino ad oggi.
Il prossimo obiettivo degli scienziati sarà quindi quello di capire se il nuovo pineta possa essere abitato.
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