a cura di Vincenzo Zappalà
Nuove osservazioni degli Hubble e Spizer Space Telescopes hanno confermato la presenza di molecole organiche nell’atmosfera di un gigante gassoso a circa 150 Anni Luce da noi. Da un lato questa è un’ottima notizia, ma dall’altro complica un po’ il lavoro di ricerca di vita extraterrestre su pianeti simili alla Terra.
L’enorme pianeta HD 209458b, nella costellazione del Pegaso, ha mostrato chiaramente segni di molecole organiche nella sua atmosfera. Già nel dicembre dello scorso anno si era trovata anidride carbonica intorno a HD 189733b, ma ora si sono rilevate anche tracce chiarissime di vapor d’acqua e metano. La tecnica usata è la spettroscopia che permette di studiare lo spettro luminoso ed evidenziare i segni di particolari composti chimici. La camera infrarossa e lo spettrometro dell’Hubble rivelano la presenza delle molecole, lo Spitzer è in grado di valutarne l’abbondanza.
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Nuove osservazioni degli Hubble e Spizer Space Telescopes hanno confermato la presenza di molecole organiche nell’atmosfera di un gigante gassoso a circa 150 Anni Luce da noi. Da un lato questa è un’ottima notizia, ma dall’altro complica un po’ il lavoro di ricerca di vita extraterrestre su pianeti simili alla Terra.
L’enorme pianeta HD 209458b, nella costellazione del Pegaso, ha mostrato chiaramente segni di molecole organiche nella sua atmosfera. Già nel dicembre dello scorso anno si era trovata anidride carbonica intorno a HD 189733b, ma ora si sono rilevate anche tracce chiarissime di vapor d’acqua e metano. La tecnica usata è la spettroscopia che permette di studiare lo spettro luminoso ed evidenziare i segni di particolari composti chimici. La camera infrarossa e lo spettrometro dell’Hubble rivelano la presenza delle molecole, lo Spitzer è in grado di valutarne l’abbondanza.
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