Viviamo in un Universo all'uno per cento


PIERO BIANUCCI
Chiuderà il 14 febbraio, poi andrà alla Città della Scienza di Napoli (Bagnoli) e infine troverà una sede stabile a Teramo. Siamo dunque arrivati alle ultime settimane utili per visitare a Roma la mostra “Astri e particelle”, organizzata per l’Anno Internazionale dell’Astronomia dall’Infn, Istituto nazionale di fisica nucleare e dall’Inaf, Istituto nazionale di astrofisica. E’ una mostra molto bella, piena di stimoli e suggestioni, anche se non facilissima per il visitatore comune che non disponga di una guida un po’esperta. E’ emozionante avvertire “materialmente” la pioggia di raggi cosmici che continuamente ci “bagna”, la nostra immersione in un bagno di neutrini, la deformazione dello spazio-tempo determinata dalla materia, l’origine stellare degli elementi di cui siamo fatti, gli strumenti al suolo e nello spazio che ci permettono di studiare l’universo sempre più a fondo.

Ancora più sorprendente è leggere la ricetta dell’universo. Che è la seguente:
4 per cento gas intergalattico
0,6 per cento stelle e pianeti
0,4 per cento neutrini

Qui finisce la parte del cosmo che finora l’uomo ha potuto esplorare, sia pure in modo disuguale: piuttosto bene lo 0,6 per cento costituito dalle stelle e dai pianeti; un po’ meno bene il contributo dello 0,4 per cento dato dai neutrini; in modo alquanto indiretto e vago il gas intergalattico. Poiché quest’ultimo rappresenta il 4 per cento, possiamo dire che fino ad oggi gli astronomi hanno osservato in modo soddisfacente soltanto l’uno per cento dell’universo.

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