I dati, pubblicati su Science, dimostrano che in uno dei buchi neri più osservati dagli astrofisici, quello del sistema binario Cigno X-1, le particelle di luce (fotoni) fuoriescono in “fila indiana”. Sono cioè ordinati e orientati nella stessa direzione, contrariamente a quanto ci si aspetti di vedere nelle vicinanze di un buco nero, che con la sua incredibile forza di gravità “ingoia” la materia che lo circonda.
Nella ricerca, coordinata dal francese Philippe Laurent, dell’Istituto di ricerca sulle leggi fondamentali dell’universo (Irfu), ha avuto un ruolo importante anche l’Italia.
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