Arriva l’equinozio d’autunno con i suoi paradossi





Nella notte tra oggi e domani, e precisamente alle 4,29 ora italiana di martedì 23 settembre, saremo all’equinozio d’autunno 2014. Fa un certo effetto dirlo perché abbiamo l’impressione che l’estate non ci sia stata. Almeno, così è avvenuto in buona parte dell’Italia, specialmente a nord degli Appennini. In Piemonte, Lombardia e Veneto è come se si passasse direttamente, senza soluzione di continuità, dall’instabilità meteorologica primaverile a quella autunnale. I dati globali, quando saranno disponibili, e cioè tra qualche mese, ci diranno se l’estate di quest’anno è stata davvero anomala per l’intero pianeta o se siamo dei provinciali a pensarlo.

In ogni caso mercoledì il giorno e la notte avranno la stessa durata, sull’equatore il Sole brillerà allo zenit e tutti lo vedremo sorgere esattamente ad est e tramontare esattamente ad ovest. Inoltre sul Polo Nord inizierà una notte di sei mesi, e sul Polo Sud inizierà un giorno altrettanto lungo, anche se nella fase di transizione il Sole sarà parzialmente sull’orizzonte e l’ambiente si troverà in una specie di lungo crepuscolo. Tutte cose che accadono perché l’asse di rotazione terrestre è inclinato di 23° 27’ rispetto alla perpendicolare al piano dell’orbita (disegno): una situazione del tutto casuale, che però rende il mondo e la vita più vari, allontanando il rischio della noia.

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