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Gli 'occhi' satelliti sull'area colpita dal terremoto
Per ricostruire i movimenti della crosta terrestre
Gli 'occhi' dei satelliti sono puntati sull'intera area colpita dal
terremoto che ha sconvolto una vasta zona di Lazio, Marche e Umbria.
"Per l'emergenza di questo evento sismico stiamo utilizzando i dati dei
satelliti della costellazione italiana Cosmo SkyMed", ha detto il
geologo Stefano Salvi, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia (Ingv). I satelliti radar Cosmo SkyMed sono stati lanciati
dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) a partire dal 2007 e sono in grado
di rilevare immagini e dati anche di notte e in qualsiasi condizione
atmosferica. "Questi satelliti sono adatti a misurare i movimenti veloci
della crosta terrestre, per quelli lenti utilizziamo invece dati e
immagini del satellite europeo Sentinel 1".
Quest'ultimo fa
parte del programma di osservazione della Terra Copernicus, dell'Agenzia
Spaziale Europea (Esa), che ha esordito nel 2014 e che prevede una
costellazione di 'sentinelle' specializzate per tenere d'occhio aspetti
diversi del pianeta. Anche Sentinel 1 ha una vista radar, capace di
vedere al buio e attraverso le nubi. "Questo satellite è particolarmente
adatto a misurare i movimenti lenti della crosta terrestre", ha
spiegato il geologo.
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