Alle 16.42 il lander Schiaparelli ha affrontato una discesa mozzafiato di sei minuti poi toccare il suolo
Antonio Lo Campo
Il lander Schiaparelli dovrebbe avere toccato il suolo di Marte,
ma non è stato ancora ricevuto a Terra nessun segnale che possa
testimoniarlo. Nessuna notizia dal radiotelescopio Gmrt (Giant Metrewave
Radio Telescope) che si trova in India, a Pune, e che aveva
intercettato il “risveglio” dall’ibernazione del lander protagonista
della missione ExoMars, organizzata dalle agenzie spaziali di Europa
(Esa) e Russia (Roscosmos). Nel frattempo anche l’orbiter della missione
ExoMars, il Tgo (Trace Gas Orbiter) è “nascosto” da Marte e non è in
grado di inviare i segnali che ha registrato durante la discesa. Entra
quindi in gioco la sonda dell’Esa Mars Express, che dall’orbita marziana
ha seguito tutte le fasi della discesa di Schiaparelli, fin
dall’ingresso nell’orbita di Marte. La posizione della sonda
relativamente alla Terra consentirà però di ricevere il segnale
nell’arco di un’ora e mezza.
Dopo il suo viaggio di sette mesi dalla Terra a Marte, la sonda dovrebbe avere affrontato un’accelerazione mozzafiato durante la quale i suoi sensori sono entrati in azione per catturare dati, e dovrebbe avere toccato il suolo del pianeta rosso alle 16:48 italiane.
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Antonio Lo Campo
Dopo il suo viaggio di sette mesi dalla Terra a Marte, la sonda dovrebbe avere affrontato un’accelerazione mozzafiato durante la quale i suoi sensori sono entrati in azione per catturare dati, e dovrebbe avere toccato il suolo del pianeta rosso alle 16:48 italiane.
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