Inseguimento spaziale

Il satellite DSP-23, lanciato nel novembre 2007, ha subito un guasto l’anno scorso e da allora è inutilizzabile.
È del Dipartimento della Difesa Americano e, si sa, quando ci sono i militari di mezzo qualche stranezza se la inventano.
Nel giugno del 2006 lo stesso dipartimento inviava in orbita geosincrona due satelliti chiamati MITEX.
Questi due ‘gemellini’ erano stati inviati in orbita per eseguire delle operazioni di ispezione vicendevole, per verificare se fosse possibile ‘ficcare il naso’ in un veicolo posto in orbita a 36'000 km di quota. Ed hanno eseguito il loro compito come previsto.
Ma a qualcuno è venuto in mente che questi due piccoli spioni erano ancora lassù e così ha fatto 2+2: proviamo ad andare a vedere cosa è successo a DSP-23?
Detto, fatto. I due MITEX si sono mossi in direzioni opposte per raggiungere il ‘disperso’ che nel frattempo si spostava di circa un grado a settimana verso est.
Ovviamente quello che arrivava da est si è visto arrivare addosso il ‘malato’ e dopo averlo avvicinato si è posto ad una certa distanza e lo sta seguendo in attesa che il suo ‘compagno’ possa dargli man forte.
Essendo una operazione militare non esistono immagini, ma il Dipartimento della Difesa ha adeguatamente fatto pubblicità alla cosa per rendere chiaro che gli USA possono raggiungere qualsiasi oggetto orbitale e studiarlo, ma anche, volendo, danneggiarlo.
È ovvio che le altre grandi potenze siano preoccupate e quindi lo scopo propagandistico è assicurato.
I due satelliti MITEX hanno ancora carburante per almeno un paio d’anni e quindi possono fare ancora diversi ‘esperimenti’...

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