Un pioggia di proiettili cosmici, avvenuta circa quattro miliardi di anni fa e durata 200 milioni, avrebbe permesso al nostro pianeta di conservare, nei pressi della superficie, i metalli preziosi. Che altrimenti sarebbero finiti vicino al nucleo. Lo dimostra uno studio su Nature di ELENA DUSI
HANNO PORTATO (probabilmente) i mattoni della vita sulla Terra. Ma i meteoriti hanno pensato anche a come renderla più bella. Oro e platino sarebbero infatti piovuti letteralmente dal cielo: frutto di un bombardamento di proiettili cosmici avvenuto circa quattro miliardi di anni fa e durato 200 milioni di anni, che ha ricoperto il pianeta con una “doratura” di metalli preziosi. La tesi è suffragata, oggi su Nature, da uno studio delle università di Bristol in Gran Bretagna e di Munster in Germania.
Il dilemma da risolvere era come mai l’oro con cui ci orniamo comunemente sia rimasto così a portata di mano, sulla crosta terrestre, in quantità centinaia di volte superiori rispetto a quanto previsto dalle teorie scientifiche. La maggior parte dei metalli preziosi infatti è precipitata insieme al ferro fuso nel cuore del pianeta quando le sue rocce erano ancora liquide e calde.
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