INTRODUZIONE
Le Pleiadi sono un gruppetto di stelle nella costellazione del Toro che tutti quanti abbiamo sicuramente notato ogni volta che abbiamo alzato lo sguardo in cielo durante il periodo invernale. Il gruppo, conosciuto fin dall'antichità e presente nella cultura di molti popoli, rappresenta un classico esempio di ammasso stellare aperto o galattico.
STELLE DOPPIE E MULTIPLE
Un’alta percentuale delle stelle presenti nella nostra galassia si presenta sotto forma di stelle doppie; infatti stelle che ad occhio nudo sono visibili come singoli punti appaiono scindersi in due componenti separate se osservate con un telescopio.
A volte l'accoppiamento è puramente prospettico: in altre parole le due stelle sono distantissime fra loro e appaiono vicine per puro caso. Nella stragrande maggioranza dei casi, invece, l'accoppiamento è fisico cioè le due stelle sono legate dalla mutua attrazione gravitazionale e ruotano attorno al baricentro comune.
Splendidi esempi di stelle doppie (le cui componenti sono separabili anche con piccoli telescopi) sono Mizar, la stella centrale del timone del Grande Carro, Albireo, nella costellazione del Cigno, e Almak nella costellazione di Andromeda.
Esistono anche casi molto più rari di stelle triple, quadruple e perfino sestuple; un esempio molto interessante di stella sestupla è rappresentato da Castore, la stella più luminosa della costellazione dei Gemelli, che splende luminosissima nelle fredde serate invernali. Castore è una stella tripla in cui ognuna delle tre componenti è a sua volta doppia. Lo spettacolo visibile da un pianeta orbitante attorno ad un sistema del genere sarebbe davvero magnifico; con tutta probabilità gli ipotetici abitanti di un pianeta del genere non conoscerebbero la notte poiché con sei stelle a disposizione almeno una sarebbe comunque presente in cielo.
AMMASSI DI STELLE
Oltre che presentarsi in forma singola o multipla le stelle hanno la tendenza a raggrupparsi in ammassi. Abbiamo due tipi di ammassi stellari: gli ammassi aperti (o galattici) e gli ammassi globulari.
Gli ammassi aperti si trovano all'interno della nostra galassia e sono formati da alcune centinaia o migliaia di stelle (a seconda dei casi) disposte in maniera irregolare e abbastanza sparpagliate. Molti di essi sono visibili con binocoli e piccoli telescopi; meritano di essere citati il doppio ammasso di Perseo e il Presepe visibili anche ad occhio nudo rispettivamente al confine fra la costellazione di Cassiopeia e di Perseo e nella costellazione del Cancro.
Per contro gli ammassi globulari si trovano all'esterno della nostra galassia e formano una specie di alone che circonda ed avvolge la galassia stessa. Gli ammassi globulari sono più ricchi dei loro cugini galattici; infatti sono composti da centinaia di migliaia o milioni di stelle disposte secondo una simmetria sferica. Anche alcuni ammassi globulari sono facilmente rintracciabili con binocoli e piccoli telescopi: un caso per tutti è l'ammasso globulare noto con la sigla M 13 visibile anche ad occhio nudo durante le fresche serate primaverili nella costellazione di Ercole.
LE PLEIADI
Pleiadi (M 45).
Due pose, una di 30 minuti e una di 15 (per la nebulosità
attorno alle stelle) con Kodak Pro 400. Ph. Robert Bickel's.
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Pleiadi su Wikipedia
La Galassia di Andromeda
Le Galassie
Le Pleiadi sono un gruppetto di stelle nella costellazione del Toro che tutti quanti abbiamo sicuramente notato ogni volta che abbiamo alzato lo sguardo in cielo durante il periodo invernale. Il gruppo, conosciuto fin dall'antichità e presente nella cultura di molti popoli, rappresenta un classico esempio di ammasso stellare aperto o galattico.
STELLE DOPPIE E MULTIPLE
Un’alta percentuale delle stelle presenti nella nostra galassia si presenta sotto forma di stelle doppie; infatti stelle che ad occhio nudo sono visibili come singoli punti appaiono scindersi in due componenti separate se osservate con un telescopio.
A volte l'accoppiamento è puramente prospettico: in altre parole le due stelle sono distantissime fra loro e appaiono vicine per puro caso. Nella stragrande maggioranza dei casi, invece, l'accoppiamento è fisico cioè le due stelle sono legate dalla mutua attrazione gravitazionale e ruotano attorno al baricentro comune.
Splendidi esempi di stelle doppie (le cui componenti sono separabili anche con piccoli telescopi) sono Mizar, la stella centrale del timone del Grande Carro, Albireo, nella costellazione del Cigno, e Almak nella costellazione di Andromeda.
Esistono anche casi molto più rari di stelle triple, quadruple e perfino sestuple; un esempio molto interessante di stella sestupla è rappresentato da Castore, la stella più luminosa della costellazione dei Gemelli, che splende luminosissima nelle fredde serate invernali. Castore è una stella tripla in cui ognuna delle tre componenti è a sua volta doppia. Lo spettacolo visibile da un pianeta orbitante attorno ad un sistema del genere sarebbe davvero magnifico; con tutta probabilità gli ipotetici abitanti di un pianeta del genere non conoscerebbero la notte poiché con sei stelle a disposizione almeno una sarebbe comunque presente in cielo.
AMMASSI DI STELLE
Oltre che presentarsi in forma singola o multipla le stelle hanno la tendenza a raggrupparsi in ammassi. Abbiamo due tipi di ammassi stellari: gli ammassi aperti (o galattici) e gli ammassi globulari.
Gli ammassi aperti si trovano all'interno della nostra galassia e sono formati da alcune centinaia o migliaia di stelle (a seconda dei casi) disposte in maniera irregolare e abbastanza sparpagliate. Molti di essi sono visibili con binocoli e piccoli telescopi; meritano di essere citati il doppio ammasso di Perseo e il Presepe visibili anche ad occhio nudo rispettivamente al confine fra la costellazione di Cassiopeia e di Perseo e nella costellazione del Cancro.
Per contro gli ammassi globulari si trovano all'esterno della nostra galassia e formano una specie di alone che circonda ed avvolge la galassia stessa. Gli ammassi globulari sono più ricchi dei loro cugini galattici; infatti sono composti da centinaia di migliaia o milioni di stelle disposte secondo una simmetria sferica. Anche alcuni ammassi globulari sono facilmente rintracciabili con binocoli e piccoli telescopi: un caso per tutti è l'ammasso globulare noto con la sigla M 13 visibile anche ad occhio nudo durante le fresche serate primaverili nella costellazione di Ercole.
LE PLEIADI
Pleiadi (M 45).
Due pose, una di 30 minuti e una di 15 (per la nebulosità
attorno alle stelle) con Kodak Pro 400. Ph. Robert Bickel's.
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La Galassia di Andromeda
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