Uno sguardo ai confini dell'Universo. Gli scienziati "fotografano" la galassia più lontana mai osservata
Si tratta di EGS-zs8-1. La sua luce ha viaggiato per 13 miliardi di anni
ROMA - Ancora una volta dobbiamo ringraziare gli occhi di Hubble e dei suoi fratelli, i telescopi spaziali Spitzer e Keck. E' solo grazie a loro che è stato possibile osservare EGS-zs8-1, uno degli oggetti più brillanti dell'universo primordiale. Un gruppo internazionale di astronomi, guidati dai ricercatori dell’Università di Yale e dell’Università della California, è riuscito a ottenere l’immagine di una galassia estremamente distante, situata ad un’epoca in cui l’Universo aveva un’età di appena 670 milioni di anni, determinandone in maniera accurata la sua distanza.
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ROMA - Ancora una volta dobbiamo ringraziare gli occhi di Hubble e dei suoi fratelli, i telescopi spaziali Spitzer e Keck. E' solo grazie a loro che è stato possibile osservare EGS-zs8-1, uno degli oggetti più brillanti dell'universo primordiale. Un gruppo internazionale di astronomi, guidati dai ricercatori dell’Università di Yale e dell’Università della California, è riuscito a ottenere l’immagine di una galassia estremamente distante, situata ad un’epoca in cui l’Universo aveva un’età di appena 670 milioni di anni, determinandone in maniera accurata la sua distanza.
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