Una nube ricopre per intero tutta la zona da Torino all’Adriatico, mentre sul resto dell’Europa i contorni delle coste e delle montagne sono perfettamente visibili. Al Nord 24 città già oltre i limiti di legge per l’inquinamento dell’aria. Il comune di Torino: «Non aprite porte e finestre»
«La pianura Padana qualche ora fa: nebbia o smog?»: la foto scattata dall’astronauta italiano Paolo Nespoli, in orbita attorno alla Terra rende perfettamente l’idea della situazione meteo ma anche ambientale in cui si trova il Nord Italia: un «coperchio» di aria stagnante e carica di elementi inquinanti (come dimostrano i dati delle centraline antismog delle città) preme su una vasta area che va da Torino all’Adriatico interessando Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto e Friuli. Sul resto dell’Europa invece il cielo è libero e i contorni di coste e catene montuose sono perfettamente visibili. A riprova che la qualità dell’aria e i suoi effetti sulla salute sono un’emergenza esclusiva dell’Italia settentrionale.
Al Nord 24 città fuorilegge per troppo smog
Passando
dal cielo alla Terra, la situazione smog a Milano e nelle principali
città del Nord è ben oltre i livelli di guardia. Il rapporto Mal’aria di
Legambiente segnala che 24 centri urbani hanno già superato i limiti di
legge. La maglia nera tocca a Torino che ha collezionato nel 2017 66
giorni di superamento dei limiti . Seguono Cremona, Padova e Milano. Nel
capoluogo lombardo le ultime rilevazioni dicono che la concentrazione
di polveri è il doppio rispetto al consentito. La norma stabilisce che
sia consentito il superamento dei livelli di smog e PM10 per 35 giorni
all’anno. Per questa ragione i sindaci stanno per adottare divieti e
stop al traffico. Torino, Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Ferrara
fermeranno i diesel euro 4 e imporrano temperature di 19 gradi nelle
case. A Milano gli impianti di riscaldamento (complici anche le
temperature alte) restano spenti. Anche Rimini in mattinata e Napoli nel
pomeriggio si sono aggiunte alle città che lasceranno in garage i
diesel euro 4. Ancora più drastica l’amministrazione comunale di Torino,
la città con i dati più preoccupanti, che ha invitato i residenti a
tenere chiuse porte e finestre e a limitare l’attività fisica
all’aperto. Nel capoluogo piemontese la procura ha aperto un’inchiesta
sulla base di un esposto di un esperto di problemi ambientali secondo il
quale la mortalità è più alta di quella attesa. Nei prossimi gorni
l’Asl depositerà una relazione.
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