Basi lunari e colonie marziane, fino al più vicino turismo spaziale: la
Giornata internazionale del volo umano nello spazio 2018 si festeggia
all'insegna di grandi cambiamenti all'orizzonte. Numerosi gli
appuntamenti in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Sudan e al Nepal
fino all'Antartide, dove si sono mobilitate le americane Palmer Station e
South Pole. Decine gli appuntamenti anche in Europa. In Italia i
Planetari di Lecco e Cagliari sono già pronti con eventi dedicati agli
astronauti.
Voluta dalle Nazioni Unite attraverso il suo ufficio
per gli affari spaziali (Unoosa), la Giornata del volo umano nello
spazio celebra il volo di Yuri Gagarin, che il 12 aprile 1961 diventava
il primo uomo a raggiungere l'orbita e ad ammirare la Terra come nessuno
l'aveva mai vista.
"Vedo la Terra circondata da foschia. Mi
sento bene. Com'è bello", erano state le prime parole di Gagarin dallo
spazio, a bordo della capsula Vostok. Segnavano l'inizio di un'avventura
cominciata nell'allora segretissima base russa di Baikonur, nel
Kazakhstan, dove ancora oggi continuano a partire le Soyuz, le navette
russe che dopo l'uscita di scena dell'americano Space Shuttle sono oggi
le uniche in grado di portare equipaggi umani in orbita. Da allora i
primati si sono susseguiti uno dopo l'altro: il 18 marzo 1965 il
sovietico Aleksej Leonov era il primo a 'passeggiare' fra le stelle,
mentre il 20 luglio 1969 l'americano Neil Armostrong lasciava sul suolo
della Luna l'impronta del celebre "piccolo passo per l'uomo, un grande
passo per l'umanità".
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