L’asteroide Ryugu raggiunto dalla sonda giapponese Hayabusa 2

Dopo un viaggio di tre anni e 3,2 miliardi di chilometri. Farà atterrare sulla superficie del piccolo corpo celeste per studiare gli elementi organici primordiali alla base della vita

Si è stabilizzata alle 2,35 (ora italiana) l’orbita della sonda giapponese Hayabusa 2 intorno all’asteroide Ryugu a una distanza di sicurezza di circa 20 chilometri. Dopo tre anni di viaggio, durante i quali ha percorso 3,2 miliardi di chilometri, il satellite lanciato dall’Agenzia spaziale giapponese Jaxa il 3 dicembre 2014 ha agganciato l’asteroide, che attualmente si trova a circa 280 milioni di chilometri dalla Terra.
Robot e proiettile
«I crateri sono visibili e anche le rocce», ha commentato entusiasta Yuichi Tasuda, il direttore della missione. Il compito di Hayabusa 2, che segue la sonda gemella che aveva raggiunto anni fa l’asteroide Itokawa, è far atterrare su Ryugu il robot franco-tedesco Minerva 2 che, tramite un analizzatore con un’autonomia di una dozzina di ore, studierà la composizione mineralogica dell’asteroide. Inoltre Hayabusa lancerà sulla superficie di Ryugu un proiettile con l’obiettivo di far alzare una nuvola di polvere e detriti che saranno raccolti e riportati sulla Terra se tutto va bene entro il 2020.

Continua qui

Commenti