RLab, una nuova generazione di supertelescopi

Dal Giant Magellan Telescope in costruzione in Cile alle nuove tecnologie per guardare sempre più lontano. Se ne parla nel prossimo numero dell'inserto di tecnologia, scienze e ambiente di Repubblica, insieme al teletrasporto, alla stagione delle grandi migrazioni e al biosensore a Dna per monitorare la salute dei mari

IN CILE a 2.500 metri su un picco del deserto di Atacama sono partiti i lavori di costruzione del Giant Magellan Telescope: ha un diametro di 8,4 metri ed è uno dei campioni della nuova generazione di supertelescopi. Un altro supertelescopio è l’E-Elt dell’Eso, sempre in Cile, al quale partecipa anche l’Italia. Nel 2021 andrà in orbita il telescopio James Webb della Nasa, l’erede di Hubble, e nel frattempo si lavora a nuove tecnologie per guardare sempre più lontano, alla ricerca delle prime stelle nate nell’Universo e, chissà, arrivare in fondo a un buco nero. Ne parla Elena Dusi nel prossimo numero di RLab, in edicola mercoledì 19 settembre con il quotidiano.

Super è anche il potere del teletrasporto. E non crediate sia fantascienza: esiste già, anche se per ora soltanto a livello quantistico. Il fisico teorico britannico Jim Al-Khalili, autore del saggio "Il futuro che verrà", spiega in un’intervista a Giuliano Aluffi la strada per farlo diventare, in un futuro lontano, una realtà anche per l'uomo.


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