Rochette, la prima pietra marziana che arriverà sulla Terra

Raccolta dal rover Perseverance, sarà spedita nei prossimi anni

Raccolto e sigillato il primo campione di Marte che verrà spedito sulla Terra: è un frammento di Rochette, una delle rocce presenti nel cratere Jezero dovo il rover americano Perseverance è arrivato nel febbraio 2021. Un prezioso campione che tra alcuni anni sarà spedito sul nostro pianeta grazie al Mars Sample Return, un complesso programma che stanno sviluppando congiuntamente Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa) che permetterà per la prima volta di studiare da vicino frammenti marziani.

“I’ve got it!” (l’ho preso) è stato questo l’annuncio dato sull’account Twitter del rover Perseverance appena avuta conferma che il campione di roccia raccolto il 1 settembre era realmente messo al sicuro. Subito dopo l’annuncio i frammenti sono stati inseriti in uno dei 43 tubi in titanio e sigillato. Quello messo a segno dal rover della Nasa è il primo passo di una complessa e ambiziosa missione internazionale che si concluderà solo tra qualche anno con il trasporto a Terra dei primi frammenti mai raccolti dall’uomo su altri pianeti. Un successo salutato con grande entusiasmo dai responsabili della Nasa come Thomas Zurbuchen che ha definito l’evento come “un vero momento storico”. Ad amplificare la soddisfazione sono state forse anche le impreviste difficoltà incontrate in queste settimane da Perseverance che già ad agosto aveva tentato di prelevare senza successo il primo campione. Il trapano usato allora per prelevare una carota di roccia aveva di fatto polverizzato il campione rendendone impossibile la raccolta. Un secondo tentativo, fatto scegliendo accuratamente il tipo di roccia da campionare, era poi stato fatto il 1 settembre: tutto aveva fatto presagire una buona riuscita ma le non ottimali condizioni di illuminazione non permettevano di capire con certezza se il frammento di roccia, sottile come la mina di una matita, fosse davvero all’interno della punta cava del trapano oppure fosse accidentalmente caduta. Prima di brindare i tecnici della Nasa hanno preferito attendere alcuni giorni cercando di avere un riscontro fotografico nitido che è poi finalmente arrivato.

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