Il buco nero “cresciuto troppo in fretta” è un mistero: nessuno sa perché sia milioni di volte più massiccio del Sole

Il buco nero, situato nella giovane galassia GN-z11 nella costellazione dell’Orsa Maggiore, potrebbe essere nato grande o essere cresciuto molto rapidamente in tempi precoci. Oppure, secondo una terza ipotesi, più speculativa, potrebbe essersi formato prima della galassia che lo ospita, il che capovolgerebbe il presunto ordine logico secondo cui le galassie si originerebbero prima dei buchi neri, che solo inizierebbero a crescere al loro interno.

Un buco nero, appena scoperto nella giovane galassia GN-z11, nella costellazione dell’Orsa Maggiore, sembra non trovare una spiegazione: la sua massa, di circa 1,6 milioni di volte quella del Sole, è di gran lunga più grande di quella che avrebbe dovuto avere se questo corpo celeste si fosse formato quando è stata creata la galassia che lo ospita e che, secondo le stime degli studiosi, risale a quando l’Universo aveva appena 420 milioni di anni dopo il Big Bang (circa il 3% della sua età attuale). Ciò significa, il buco nero di GN-z11 non avrebbe rispettato quello che gli esperti chiamano il limite fisico della velocità di accrescimento dei buchi neri, essendo impossibile – per quanto ne sappiamo – che abbia potuto aumentare così tanto la sua massa in così poco tempo.

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